Lo schiavo patrizio

Anno Domini 1569 Alvise Zorzi fa ritorno nella sua Venezia dopo un peregrinare forzato fra il Mediterraneo e l’Oceano Indiano durato un quarto di secolo. Dei molti anni di lotte, gioie e tragedie non gli resta che una medaglietta d’oro, unico ricordo di una vita perduta nel rogo di Vijayanagara, capitale di un formidabile impero tra le roventi pianure dell’India.
Nello sfarzoso palazzo nobiliare di una Venezia all’apice della sua grandezza, lo attende il fratello Pietro piegato dalla malattia e dall’amarezza per gli errori commessi. A lui Alvise racconta ciò che è stato: dei suoi amori, delle sue battaglie, della ricchezza, dello splendore, della schiavitù e della rovina, del Mediterraneo e dell’Oceano Indiano, di portoghesi, turchi e indù, di vittoria e di tragedia. Quando termina di raccontare il sole è già sorto sulle acque della laguna e Alvise è di nuovo pronto a combattere. Mille miglia più a sud, all’imbocco del golfo di Patrasso, lo attende la più grande battaglia del suo tempo ma, soprattutto, lo attende una vendetta profetizzatagli molti anni prima in un tempio della nera dea indiana Kalì.
Nella sua opera d’esordio Giacomo Stipitivich accompagna il lettore in un lungo avventuroso viaggio dalla Venezia del Rinascimento all’India imperiale e ritorno passando per i più importanti porti del Mediterraneo e del Mar Rosso. Il risultato non è solo un grande romanzo di cappa e spada ma anche un incredibile affresco del periodo che può essere considerato quello della prima globalizzazione del mondo, e il tutto cesellato in un’avvincente narrazione che profuma di salso, spezie e acciaio.

Recensione di Thriller Storici e dintorni

Conoscete l’impero di Vijayanagara? No? Neppure io lo avevo mai incontrato nelle mie letture e, dopo aver scoperto che è esistito realmente e che non è una licenza dell’autore, mi sono documentata un poco,  incuriosita dalle descrizioni contenute nel romanzo. Dal nome di questo impero, potrete intuire che si parla di Oriente, nella fattispecie dell’India misteriosa, affascinante, flagellata dai monsoni, arroventata dal sole, maharaja, principesse avvolte nei sari… Freniamo la fantasia, perché la vicenda inizia in un’altra città che affascina da sempre: Venezia…

Recensione di Punto e Viaggio

Il libro è affascinante e magnetico perché si muove sullo sfondo di una Venezia antica quando il doge era la massima autorità in carica. Si sposta, poi, nel nord Africa, in Turchia e in India, portando il lettore a conoscere altre vicissitudini storiche di città decadute e mai più risorte. Alla verità storica si contrappone la finzione letteraria che non va mai a cozzare ma anzi si intreccia in modo esemplare, esaltandone i fatti…

Recensione di Ytali

Venezia e il mondo, oltre l’avventura

“Lo schiavo patrizio” di Giacomo Stipitivich racconta la complessa e avventurosa vicenda del patrizio veneziano Alvise Zorzi, dal 1533 al 1577, cadenzata dall’incontro con tutto ciò che cerca e trova anche (e forse soprattutto) fuori dall’ambito di partenza…